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Hera, sull'acqua prosegue l'operazione trasparenza

Fresche e dolci, certo, ma soprattutto chiare. Sull’acqua che arriva nelle case dei cittadini non si scherza e il Gruppo Hera - impegnato ogni anno con una media di 111 milioni di euro di investimenti per garantire efficienza e continuità del servizio idrico per oltre 3,6 milioni di persone – rilancia anche sul fronte della trasparenza. Nel territorio servito dalla multiutility, infatti, l’acqua del rubinetto è controllata da circa 2.700 analisi al giorno, effettuate da Hera ma anche da Romagna Acque e Asl, che dicono tutte la stessa cosa: l’acqua è non soltanto buona - con valori di calcio, magnesio e potassio in linea con quelli delle acque minerali in bottiglia in commercio, ma è anche sicura – con valori di cloruro, nitrato e nitrito inferiori di oltre l’85% ai limiti di legge. Senza contare che, oltre a costare enormemente di meno di quella in bottiglia (460 euro il risparmio medio annuo per una famiglia di 3 persone), l’acqua del rubinetto è persino più comoda. Il 51% dei clienti che scelgono di berla, del resto, fanno bene anche all’ambiente, evitando il consumo di 284 milioni di bottiglie di plastica.

Il sistema di Hera per un’acqua senza segreti: dal report alla bolletta, fino a sito e app dedicata
A dirlo, ancora una volta, è In buone acque, report tematico di sostenibilità dedicato alla qualità dell’acqua potabile e al servizio idrico, che Hera – secondo operatore nazionale per volumi di acqua erogata - pubblica ogni anno dal 2009. La nuova edizione è appena andata online e sarà presto disponibile anche presso gli sportelli clienti del Gruppo. Completamente rinnovata la grafica del report, per dare maggiore evidenza alle principali informazioni, che vanno dalla qualità dell’acqua alle analisi che la certificano, passando attraverso l’indicazione dei tanti strumenti – anche digitali - con cui rimanere sempre aggiornati sul servizio erogato e interagire con l’azienda.